Quando si parla di alimentazione e dieta, i grassi vengono subito messi alla gogna. La loro demonizzazione è tuttavia giustificata solo in parte perché i grassi vanno suddivisi in categorie distinte, cioè quelli buoni e quelli cattivi: i primi sono addirittura utili all’organismo e possono essere assunti come nutrienti, mentre i secondi sono dannosi e nel tempo comportano una serie di rischi, i più pericolosi dei quali sono malattie come il diabete, il cancro, l’obesità è varie patologie cardiovascolari.
Conoscere la differenza tra i grassi buoni e quelli cattivi, saperli distinguere, aiuta a vivere in maniera sana, senza rinunciare a prescindere a cibi a contenuto lipidico.
Perché abbiamo bisogno dei grassi?
Rappresentano i nutrienti a maggiore densità calorica (e quindi energetica) della nostra dieta, fornendo 9 calorie per grammo.
- Trasporto di vitamine liposolubili, A, D, E, K.
- Supporto strutturale dell’organismo essendo presenti nelle membrane cellulari e cerebrali.
- Sono coinvolti nei processi biologici collegati alla crescita e sviluppo muscolo scheletrico.
- Ovviamente vanno selezionati grassi buoni e il loro consumo va misurato limitatamente al fabbisogno.
Quali sono i grassi cattivi?
Due tipi di grassi, quelli saturi e i trans, sono stati identificati come potenzialmente dannosi per la salute dell’uomo; molti cibi che contengono questi grassi sono solidi a temperatura ambiente, tra questi troviamo burro, margarina, grasso di manzo e di maiale, olio di cocco, olio di palma.
I grassi trans dovrebbero essere proprio evitati, i saturi vanno consumati moderatamente.
Grassi trans: sono contenuti negli oli vegetali idrogenati, sono i peggiori e gli troviamo nei cibi fritti ( es: patatine fritte, cibi del fast food).
Grassi buoni: si dividono in mono insaturi e poli insaturi, vengono considerati salutari e non nocivi e sono raccomandati per un’alimentazione sana e se consumati con moderazione apportano benefici all’organismo.
Esempi di grassi mono e poli insaturi sono: olio di oliva, di lino, mandorle, noci, anacardi, avocado; e poi ci sono salmone, sgombro, aringa, ricchi di omega 3 e particolarmente benefici per il cuore.